La notizia:
7 gennaio 2012 – Il freddo pungente degli ultimi giorni ha spinto un anziano di Castel Bolognese a “sigillarsi” in casa: il pensionato, trovato morto in casa dal figlio, ha tappato con la gommapiuma il foro di areazione della caldaia che è obbligatorio per legge (imprudenza purtroppo molto diffusa nei mesi invernali, secondo i manutentori di caldaie), gli infissi non avevano spifferi, il caminetto era stato chiuso. Secondo la prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco, tutta da verificare sarebbe stata quindi la mancanza di ricambio d’aria a essere fatale in quanto ha consentito che l’appartamento del pensionato di saturasse di monossido di carbonio.
Ogni anno il monossido di carbonio miete parecchie vittime: questo è un killer silenzioso, gas incolore ed inodore che porta al torpore le proprie vittime fino ad asfissiarle. I vigili del fuoco raccomendano di areare gli ambinti e di mantenere in buono stato le aperture di sicurezza verso l’esterno.
Una soluzione di sicurezza:
Oltre a garantire una migliore qualità dell’aria in casa e quindi una migliore qualità di vita abbassando anche la rumorosità legata proprio ai fori che danno all’esterno, l’impianto di ventilazione meccanica controllata con ricambio aria garantisce una sicurezza attiva ulteriore per evitare che i locali di casa si possano saturare di modossido di carbonio. A testimonianza di questo, la norma tecnica UNI CIG 7129, in Allegato Informativo indica la possibilità di evitare il foro verso l’esterno nel caso ci sia un impianto di ventilazione meccanica controllata con ricambio aria. Questa indicazione tecnica può aiutare molto a garantire classi energentiche più alte senza mettere a repentaglio la sicurezza della famiglia che vive in casa.