“Respirare aria pulita nelle nostre scuole: un dovere di tutti” è il titolo del convegno organizzato dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sul tema della qualità dell’aria indoor nelle aule scolastiche.
Incontro questo che ha messo in atto un confronto tra esperti e istituzioni sul tema della gestione integrata dell’inquinamento dell’aria interna nelle scuole e ha presentato il nuovo progetto formativo ISPRA-Ministero della Salute: “Qualità dell’aria indoor nelle scuole, rischi per la salute e prevenzione“. Il corso rivolto a Dirigenti scolastici, Responsabili della prevenzione, personale delle Unità Tecnico amministrative degli Uffici Gare e Appalti ed operatori dei sistemi di prevenzione sanitaria e ambientale, affronterà i fattori di rischio per salute e benessere presenti nell’aria interna delle scuole e le potenziali fonti interne di inquinanti, come per esempio:
- i prodotti usati nel quotidiano
- i materiali utilizzati nell’edilizia scolastica
- i fattori legati al comfort ambientale nelle aule scolastiche anche in relazione all’efficientamento energetico degli edifici.
L’ambiente scolastico può ospitare molte fonti di sostanze tossiche e allergeni, di cui i bambini non sono consapevoli.
I bambini sono, inoltre, fisiologicamente molto più vulnerabili degli adulti: il loro sistema immunitario è ancora immaturo, respirano velocemente e la concentrazione degli inquinanti è relativamente maggiore in un corpo di peso minore come è quello dei bambini.
Le statistiche più recenti mostrano un aumento delle malattie allergiche e dell’asma e negli ultimi 12 mesi i dati sono stati i seguenti:
Dati SEARCH Italia
Cosa fare dunque?
Respirare aria pulita è un dovere di tutti ma soprattutto un diritto dei bambini.
Per quel che riguarda le nostre competenze consigliamo di:
- ventilare frequentemente i bagni, fornendo una ventilazione meccanica adeguata per evitare i residui la condensa e la crescita di muffe;
- pulire la scuola dopo l’orario scolastico e mai mentre i bambini sono ancora all’interno dell’edificio;
- evitare l’utilizzo di sostanze tossiche e con odore intenso (candeggina, ammoniaca o altri prodotti);
- appendere i cappotti all’esterno delle aule;
- negli ambienti scolastici ove vi è la possibilità che i bambini dormano, ricoprire materassi e cuscini con fodere di tessuto antiacaro e lavare frequentemente lenzuola, copricuscini, coprimaterassi e coperte.
Nel caso di una ristrutturazione:
- disporre di aule con superfici e volumi adeguati (da 1,80 m per allievo, per materne, elementari e medie, a 1,96 m per allievo, per le superiori);
- preferire, invece dei termosifoni, condizionatori d’aria muniti di filtri HEPA in grado di filtrare dall’aria oltre il 99,9% delle particelle di polvere;
- migliorare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e ottenere la Certificazione energetica;
- evitare materiale che emette odori forti o che contiene formaldeide;
- prevedere adeguati impianti di aerazione nelle cucine delle scuole;
- applicare misure di controllo ambientale anti-acaro, antimuffa.
Facciamo crescere la sensibilità sulla qualità dell’aria!