La qualità dell’aria negli ambienti chiusi o confinati, indoor air quality, è stato uno dei principali argomenti di discussione degli ultimi 3 anni.
Che cos’è l’aria indoor? Che cos’è l’ambiente indoor? Qual è il principale indicatore della qualità dell’aria indoor?
L’ambiente indoor è un ambiente confinato, di cui non esiste una vera e propria definizione. Per capire di cosa si tratta bisogna far riferimento alla normativa tecnica internazionale: OSHA 1910.146 (Permit-required confined spaces), OHSA 1926.1200 e il documento NIOSH 80.106.
In base a questi documenti, gli ambienti confinati sono:
- abitazione;
- uffici pubblici e privati;
- strutture comunitarie (ospedali, scuole, caserme, alberghi, banche, ecc.);
- locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, ecc.);
- mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto, treno, aereo, nave, ecc.).
Gli ambienti industriali non rientrano in questa definizione, in quanto la qualità dell’aria indoor è legata strettamente all’attività che viene svolta all’interno.
Fattori di rischio in un ambiente confinato
Non avendo a disposizione una vera definizione di questi ambienti, per capire se è presente un rischio, basterà porti alcune domande: l’ambiente in cui ti trovi contiene materiali pericolosi? La struttura dell’edificio può essere considerata essa stessa una trappola?
I fattori di rischio in un ambiente confinato sono molteplici, quali ad esempio:
- asfissia (mancanza di ossigeno) a causa di: permanenza prolungata/sovraffollamento con scarso ricambio di aria, reazioni chimiche di ossidoriduzione di sostanze;
- condizioni microclimatiche sfavorevoli;
- esplosione/incendio: con la presenza di gas e vapori infiammabili, liquidi infiammabili, polveri disperse nell’aria in alta concentrazione, eccesso di ossigeno o di ossidanti in genere, macerazione e/o decomposizione di sostanze organiche con auto-riscaldamento della massa fino a raggiungere la propria temperatura di autoaccensione;
- intossicazione/avvelenamento: a causa di gas, fumi o vapori velenosi normalmente presenti o che possono penetrare da ambienti circostanti , in relazione all’evaporazione di liquidi o sublimazione di solidi normalmente presenti o che possono improvvisamente riempire gli spazi, o rilasciarvi gas, quando agitati o spostati;
- caduta;
- investimento/schiacciamento.
Indicatori della qualità dell’aria
Come possiamo capire se la qualità dell’aria interna agli ambienti confinati è buona, ottima o pessima?
Ci sono alcuni parametri fondamentali da tenere in considerazione per determinare il comfort termico:
- ventilazione: è necessario assicurare un ricircolo di aria negli ambienti chiusi: in una stanza di medie dimensioni, ad esempio, bisogna cambiare l’aria ogni 2 ore. Uno studio condotto da NIOSH (National Institute for Occupational Safety) ha rilevato che quasi la metà degli occupanti di oltre 600 edifici presi in esame hanno riscontrato problemi di salute derivati da una scarsa ventilazione;
- percentuale di umidità: è un parametro fondamentale in quanto un tasso troppo elevato di umidità può essere nocivo per la salute. Ti ricordo che l’umidità viene generata anche da attività quotidiane come ad esempio cucinare o fare una doccia;
- anidride carbonica: il CO2 è il marker per eccellenza della qualità dell’aria indoor, in quanto è il parametro di riferimento per capire se nell’aria si sono accumulate sostanze inquinanti;
- inquinanti nell’aria: possono essere agenti chimici, biologici o fisici.
Ventilazione Meccanica Controllata contro l’inquinamento indoor
La Ventilazione Meccanica Controllata appartiene ai sistemi di trattamento dell’aria ed è un impianto che permette di avere sempre un corretto ricambio dell’aria negli ambienti. La scelta di una tecnologia va sempre fatta in base alle esigenze dell’utente finale e alle caratteristiche dell’abitazione in cui verrà installata.
