Al fine di ottenere il bonus energetico al 65%, occorre redarre l’Attestato di Prestazione Energetica (di seguito ‘APE’) dell’edificio: per determinate categorie di interventi standard, come sostituzione caldaie/serramenti di cui si hanno schede tecniche, è sufficiente fare una pratica sul sito dell’Enea (www.enea.it).
Il problema è che i recuperatori di calore, come nel caso del ‘AQHR_ _ _’, non sono attualmente presenti sul sito Enea come pratiche “standard” e dunque si è vincolati a seguire la prassi completa con l’APE, come se si trattasse quindi di un intervento invasivo (similarmente a quanto accadrebbe se venissero installati tetti ventilati, cappotti ecc.).
Un professionista chiede per la suddetta pratica mediamente sui 150€-180€.
COSA FARE PER USUFRUIRE DEL BONUS
Eventualmente sarebbe presente un’altra possibilità, quella del bonus della ristrutturazione al 50%: a fronte di un bonifico compilato con la dicitura corretta, e una comunicazione di manutenzione straordinaria al proprio comune, si riesce ad accedere al bonus senza nessun costo extra, non dovendosi appoggiare a un professionista.
Bisogna inoltre considerare che la differenza che può esserci tra il 50% e il 65%, se applicata nel caso di un unico recuperatore puntuale si tramuta in una spesa molto più alta a sfavore del bonus energetico. Quest’ultimo quindi avrebbe un senso solo nell’ambito di un intervento più costoso, nel quale quel 15% di differenza coprirebbe ampiamente le spese sostenute per la redazione dell’APE.
Nel caso non siano presenti altri interventi di efficientamento energetico che giustifichino il maggior onere della pratica, consigliamo di optare per il 50% garantito dal bonus ristrutturazione.
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